page contents
giovedì , 10 Ottobre 2024

Escursione tra i pini loricati del Parco Nazionale del Pollino

Un intreccio tra uomo e natura. Il Parco Nazionale Del Pollino è la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. Tra le vette del Dolcedorme e di Cozzo del Pellegrino e gli orizzonti che si disegnano sulle acque del Tirreno e dello Jonio, lungo il massiccio montuoso calabro-lucano del Pollino e dell’Orsomarso, la Natura e l’Uomo intrecciano millenari rapporti che il Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993, conserva e tutela sotto il suo emblema, il PINO LORICATO.

Come si raggiunge: dalla strada Viggianello – San Severino, svoltando al bivio di Serra Cappellina, dirigersi verso Rifugio De Gasperi –Piano Ruggio.

Mappa Parco Nazionale del Pollino

Dal Colle dell’Impiso si prende la strada forestale che scende fino ai Piani di Vacquarro; raggiunto il primo pianoro, si trascura la stradella che sale a destra e si esegue quella che costeggia per un breve tratto boscoso il Torrente Frido fino a immettersi nel secondo Piano di Vacquarro.

Si continua lungo la stradella senza deviazione finchè, dopo un lungo tratto a mezza costa, questa compie una brusca svolta a destra inserendosi in un’ampia radura pianeggiante con grandi faggi isolati, la radura di Rummo.

Scendendo a sinistra per un paio di centinaia di metri lungo il fondo della piccola valle (sentierino un po’ nascosto tra rocce e arbusti), si raggiunge il letto del Frido, sulla cui sponda (quella lungo cui si è scesi), a sinistra, sgorgano le rigurgitanti polle della copiosissima Fontana di Rummo; la sorgente utilizzabile è quella nascosta sotto una grossa roccia qualche metro a valle dalla fine del sentiero.

Attraversata la radura di Rummo, proseguire diritti seguendo il tracciato rettilineo che sale leggermente verso Est sul fondo di un piccolo avvallamento (la strada principale curva invece a sinistra, guarda il Frido e termina dopo qualche centinaio di metri in un grande spiazzo nel Bosco Toscano, quasi ai piedi del Timpone cannocchiello).

Si giunge a una piccola radura pianeggiante dove termina la stradella e da dove, sempre lungo la direzione primitiva, inizia a salire una pista piuttosto ripida (appare più come un canale nel terreno, che come mulattiera vera e propria), interrotta dopo un centinaio di metri da un grande faggio abbattuto che si supera a sinistra.

Dopo qualche centinaio di metri si esce dal bosco sui primi avvallamenti doliniformi all’estremità Sud-orientale del piano Toscano, il primo dei tre Piani di Pollino.Cascate Pollino

La sorgente pino LoricatoToscano si trova nell’avvallamento subito a destra degli alberi.

Dalla sorgente risalire in leggera diagonale il pendio erboso sovrastante lasciando sulla sinistra una fila di pini loricati situati sulla sommità del lungo dosso roccioso, poco dopo l’ultimo gruppo di pini loricati, si segue il crinale più alto fin quasi ai piedi di Serra delle Ciavole; qui,alla biforcazione del lungo e basso solco in cui scorre il Frido appena nato, troviamo la Sorgente del Frido.

 

Dalla sorgente si  attraversa tutta la Piana del pollino, dirigendosi verso Serra Crispo, mantenendosi sempre sulla sommità delle dolci ondulazioni sulla sinistra; si passa così di fronte ai resti del maestoso pino loricato della Grande  Porta (dato fuoco da ignoti il 18 ottobre 1993). Si aggira sulla sinistra la Serretta della Porticella costeggiandone la base e si sale alla vetta di Serra di Crispo, tra una suggestiva moltitudine di pini loricati, sul pendio erboso del suo versante meridionale. Siamo nel regno vero e proprio dei pini loricati, forse l’ambiente naturale più bello e affascinante dell’intero appennino.

About Maria

Mi chiamo Maria Galante e sono un'appassionata di cucina, ma ancor di più una innamorata di questa regione..."La Basilicata", che cerco di raccontare attraverso le tradizioni culinarie, la sua storia culturale e la sua gente, calda ed ospitale. Non sono Lucana di nascita ma questa terra ed il suo popolo mi hanno conquistato sin dal primo giorno in cui ci siamo incontrati ! Un grazie a quanti, passando da questo blog, vorranno lasciare un saluto !

Potrebbe interessarti anche :

La spiaggia più bella d’Italia è a Maratea

La spiaggia italiana più bella del 2016? È la spiaggia d’I Vranne a Maratea, in …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.