Satriano di Lucania rappresenta uno dei 190 borghi autentici d’Italia: di retaggio medievale e popolato da 2.422 abitanti, dal 1983 capitale dei murales. Si distingue dai paesi omonimi; Satriano catanese e Ascoli Satriano; non solo per il complemento di specificazione, bensì per il pittoresco e caratteristico Carnevale che ospita nel mese di febbraio, contraddistinto dalla tradizione del Rumita e della Foresta che cammina.
Il Rumita incarna un eremita che ha le fattezze di un albero, creatura vegetale errante in un sommo silenzio che fa la sua comparsa l’ultima domenica precedente il Martedì grasso per le strade del borgo.
Il suo fruscio, consistente in un bastone con in punta un ramo di pungitopo, struscia sulle porte delle abitazioni: i padroni di casa ricevono un buon auspicio e, in segno di ringraziamento, donano all’entità qualcosa da mangiare oppure spiccioli.
Molto più rumorosa la figura dell’Orso che si muove scuotendo campanacci e le catene legate alle caviglie. I figuranti che eseguono il rituale di questa maschera sono rivestiti da pelle di capra o di pecora. E infine la Quaresima, individuata nelle donne vestite di nero, che tengono sulla testa la culla su cui va riposare il carnevale al suo termine.
Questa curiosissima maschera ha partecipato – grazie all’associazione Al Parco e alla Coldiretti a Expo 2015 in quanto ambasciatore di un folclore portatore non solo di storia autoctona ma anche di un messaggio ecologista volto a rinsaldare il rapporto simbiotico dell’uomo con la terra.
Esso è anche un monito a rispettare i valori della natura: sussiste a tal proposito la Foresta che cammina, un’orda di ben 131 Rumita rappresentanti ciascuno un paese della Basilicata, che invade ogni anno il centro storico.
Tutti possono iscriversi sia per indossare la maschera (e partecipare così al corteo pacifico) sia per animare la foresta facendo ricorso a fantasia e creatività, fucine dalle quali scaturiscono creature del bosco come i folletti, le fate, le farfalle, i lupi e tante altre, riprodotte attraverso costumi rigorosamente realizzati rispettando i principi del riciclo e del riuso, modalità che evitano sprechi e tendenze inquinanti.
L’effluvio ecologista pervade anche la festa della Zita, nella quale viene messo in scena un matrimonio i cui invitati uomini si vestono da donne e viceversa, alimentando della sana ilarità e fulgida ironia. Il Carnevale di Satriano si proclama a tutti gli effetti e con orgoglio l’evento green che impone una capillare raccolta differenziata, la messa al bando di materiali non riciclabili a favore del concetto di biodegradabilità e il consumo unico di prodotti di stagione a filiera corta e km 0.
Verranno peraltro piantati numerosi alberi a contrastare le emissioni di polvere sottili e CO2.
Il Manifesto:
Il programma
6 FEBBRAIO 2016
Ore 15:00
Centro storico
Partenza sfilata maschere tipiche: Orso, Quaresime, Rumita
‘A Zita: messa in scena del matrimonio con lo scambio dei ruoli in collaborazione con la proloco di Tito
Carri allegorici ecologici non motorizzati e gruppi a tema
Ore 18:30
Piazza Satrianesi nel Mondo
Fine del corteo e Festeggiamento della Zita con balli e canti spontanei
Ore 21:00
Feste in maschera nei bar del paese
7 FEBBRAIO 2016
Ore 7:00
Vicoli del paese
Rumita spontanei come da tradizione secolare
Ore 10:00
Visita guidata ai Murales seguendo le tracce dei Rumita
Info per prenotazioni: 3286991733
Ore 12:00
Piazza Satrianesi nel Mondo
Raduno e premiazione Rumita spontanei
Ore 13:00
Bosco Spera
Check-in vestizione dei 131 Rumita per la Foresta che cammina
Ore 15:00
Bosco Spera
Partenza Foresta che cammina
Ore 18:30
Piazza Satrianesi nel Mondo
Fine della Foresta che cammina attorno la falò
Canti e balli spontanei con organetti, zampogne, tamburelli e ciaramelle
A seguire
Le maschere faranno visita alle famiglie satrianesi, girando casa per casa