Il centro storico di Acerenza conserva quasi intatta la struttura di cittadella murata medioevale fatta di vie strette e tortuose e ripide scalinate. All’ interno del centro storico si trova uno degli edifici romanici più imponenti e solenni dell’ Italia Meridionale: la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e a San Canio.
L’ edificio è sorto tra il XI e XIII secolo sull’area di una preesistente Chiesa Paleocristiana, a sua volta eretta sul luogo dove sorgeva un tempio pagano dedicato ad Ercole Acheruntino.
L’ attuale costruzione ingloba resti sia dell’antico tempio pagano che della primitiva Chiesa.

L’ ampio interno della Cattedrale è diviso in 3 navate da 10 robusti pilastri sormontati da archi con ghiera. La pianta a croce latina si conclude con un presbiterio sopraelevato, circondato da un peribolo con 3 cappelle radiali; anche il transetto si dilata in 2 cappelle semicircolari. La presenza delle cappelle radiali costituisce una rarità in Italia, mentre è spesso presente nelle Chiese francesi meta dei pellegrinaggi.
Il possente campanile culminante a torre fu eretto nell’ anno 1555 da Giovanni Michele Saraceno. Tra i materiali di riuso più interessanti inseriti nel corpo del campanile i resti di 2 sarcofagi di epoca romana ritraenti volti dei defunti e il frammento di un’ ara sacrificale con testa di bue.
Stipiti, colonnine, pareti laterali sono arricchite da motivi scultorei zoomorfi e floreali, dal misterioso significato simbolico.
Nella cripta della Cattedrale, che custodirebbe le spoglie di San Canio è custodito un sarcofago noto come il Cassone di San Canio.
All’interno della Cattedrale sono presenti interessanti opere pittoriche: un polittico raffigurante la Madonna del Rosario, Quindici Misteri e SS. Domenico e Tommaso realizzato da Antonio Stabile nel 1583, i 4 affreschi del Chiostro realizzati da Giovanni Todisco di Abriola.
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