La Basilicata regala numerosi prodotti culinari eccellenti, tra i più conosciuti i Fagioli di Sarconi e il Canestrato di Moliterno; molto apprezzata è anche la qualità del suo Rafano.
Emblema della cultura contadina, il Rafano insaporisce da sempre le pietanze dei lucani, rendendolo davvero magico, come le sue proprietà curative, infatti i contadini lo utilizzavano come potente antiscorbuto, per il rachitismo, perchè ricco di vitamina c,ma è anche coadiuvante nelle malattie urinarie, diuretico,respiratorie e tumorali ecc…

Il rafano era chiamato anche il tartufo dei poveri e siccome nel pulirlo e grattuggiarlo,fà lacrimare gli occhi,i vecchi paesani quando vedevano una fanciulla piangere ,la prendevano in giro dicendole: hai litigato con il fidanzato o grattuggiato il rafano?
Pur essendo una radice di una pianta perenne, è proprio durante il periodo che va da Carnevale a Pasqua che viene raccolto ed utilizzato. Una sua spolverata accompagna ed impreziosisce i “ferretti al ragù” o conditi con la mollica e diventa elemento principe della “Rafanata”.
La Rafanata
…Definirla frittata al forno sarebbe davvero riduttivo…
La Rafanata… connubio favoloso di sapori antichi, di odori acri e pungenti, ma piacevoli, umidi e scioglievoli al palato.
Una preparazione speciale che, ancora una volta, nasce da elementi semplici e umili, dalle uova, dal pecorino, dal rafano, dalle patate, dallo strutto.
In Basilicata ne esistono differenti varianti:
Vi è quella base, fatta di sole uova, rafano e pecorino, quella con le patate, o ancora è possibile trovare al suo interno la mollica del pane, o la salsiccia stagionata, comunque tutti elementi poveri, legati al territorio e al mondo contadino; da sempre viene cotta in coccio utilizzando lo strutto; non disponendo di un coccio così grande abbiamo utilizzato uno stampo da forno in porcellana di 29cm di diametro e 4 cm di altezza.

Ingredienti
- 8 uova medie
- 500gr di patate lessate e schiacciate
- 150gr di pecorino (noi abbiamo utilizzato il Canestrato di Moliterno)
- 50gr di rafano
- 30gr di strutto per ungere la teglia
- un pizzico di sale
Istruzioni
- La preparazione è molto semplice:
- Lessare e passare le patate.
- Decorticare il rafano con l’aiuto di uno spelucchino e grattugiarlo.
- In una ciotola sbattere le uova con il pecorino, aggiungere poi il rafano e le patate; un pizzico di sale e mettere in una teglia, precedentemente cosparsa di strutto.
- Mettere in forno statico a 200C° per circa tre quarti d’ora. Deve formare una bella crosticina colorata.